Villae, Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli per il World Tourism Event

Per quest’anno, l’appuntamento sarà da giovedì26 a sabato 28 settembre, nella prestigiosa sede di Palazzo Venezia. L’evento nasce, infatti, come itinerante, proprio con l’obiettivo di valorizzare i tanti siti Unesco italiani e stranieri. Prima di approdare a Roma, il WTE si èspostato da Assisi, dove è nato e dove si sono svolte le prime quattro edizioni, a Padova per i successivi tre anni e ancora, per altri due, a Siena.

Ogni anno, sono oltre 120 i siti Unesco presenti alla kermesse, da tutto il mondo,per farsi conoscere e promuovere un turismo culturale piùconsapevole e responsabile, nell’ambito dell’area espositiva del Salone.  A Roma saranno presenti i siti Unesco oltre che della Regione Lazio e Roma Capitale, di Malta, Gran Canaria, Spalato (Dalmazia), Cuba, Cina-Regione di Guizho, Philadelphia, Regione Umbria, Regione Toscana, Regione Veneto, Regione Puglia, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Napoli, Fondazione Aquileia, Comune di Barumini, Comune di Assisi, Parco della Sila, Provincia di Lecco. Saranno presenti con un proprio spazio anche Enit, Fiavet, Associazione Beni Italiani Patrimonio Unesco, progetto Innocultur (Delta 2000, Regione Molise e Regione Veneto), Wedding Unesco.

Altrettanti i tour operator italiani e stranieri che, in occasione del Salone, vengono ospitati per incontrare gli operatori del settore turistico nazionale e per conoscere da vicino il territorio ospite e le sue eccellenze, che nel 2019 arriveranno da Regno Unito, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Spagna, Austria, Svizzera, Paesi Scandinavi, Israele e, novitàdell’edizione 2019, dalla Thailandia.

Nella prima giornata del WTE Unesco si svolgerà l’atteso workshop b2b, riservato agli operatori, in cui domanda e offerta di turismo si incontrano direttamente. Per questa edizione, giàsono stati invitati circa 70 buyer specializzati italiani e internazionali.

Obiettivo del Salone èquello non solo di valorizzare e promuovere i siti e le cittàPatrimonio dell’UmanitàUnesco, ma anche di offrire un’occasione di riflessione e si confronto sulle politiche per il turismo, a partire proprio dal brand Unesco. Il nostro Paese, del resto, con i suoi 54 siti Unesco, èla nazione che ne ha di più.

Con questo obiettivo e grazie anche all’importante collaborazionecon BTO Educational, sarà ampliata la parte convegnistica del programma del WTE in un focus città e siti Unesco con approfondimenti tematici, riservati agli operatori, ma anche al più vasto pubblico, che avrà così modo di comprendere meglio i diversi aspetti legati al turismo culturale, sostenibile, accessibile  e responsabile, a cosa significa per una città, una regione avere uno o più beni Unesco. Saranno, inoltre, presentati progetti innovativi di promozione e sviluppo del territorio, eventi culturali, luoghi di particolare pregio da visitare in maniera piùconsapevole. Il programma completo dell’evento è consultabile all’indirizzo https://scientific.wtevent.it/il-programma/

Dal 2017, inoltre, possono partecipare al WTE Unesco non solo siti e città già inserite all’interno della Heritage List Unesco, ma anche i Club Unesco e i comuni che hanno presentato la candidatura di un bene o sito all’interno della Tentative List. Per questi ultimi, infatti, il Salone rappresenta un’importante occasione di promozione e di scambio di pratiche in vista del riconoscimento a bene Unesco.

IL CONVEGNO – Si svolgerà il 26 settembre  alle ore Protagonista di questo panel è Andrea Bruciati, Direttore dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este VILLAE, uno dei siti più complessi da gestire e per questo interessante da osservare come laboratorio d’innovazione culturale: oltre 80 ettari, più di 120 dipendenti, crescita di visitatori ad oltre 720.000 ospiti, 2 siti UNESCO, 8 università internazionali che collaborano attivamente sul fronte restauri, questi sono i numeri. Affiancheranno il Direttore Andrea Bruciati, due persone che collaborano con l’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este VILLAE: Simona Bernardini, Architetto Multimediale, Designer e founder Wedding Lab
Giulia Floris, Storica dell’arte

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