Dal 5 marzo torna operativa 18App, l’iniziativa del Governo italiano che, dal 2016, mette a disposizione dei neo diciottenni 500 euro da spendere in cultura. Il decreto attuativo del Bonus cultura per i nati nel 2001 è stato pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale. Dalla pubblicazione decorrono 15 giorni prima dell’entrata in vigore del provvedimento. La data di attivazione della 4° edizione di 18 App, quella per i nati nel 2001, sarà dunque il 5 marzo 2020.
A partire da quella data i ragazzi potranno registrarsi sul sito www.18app.italia.it fino al 31 agosto 2020, la scadenza per spendere il bonus è il 28 febbraio 2021.
Dalla prima edizione del 2016 sono stati oltre 1,2 milioni i ragazzi che hanno usufruito del bonus cultura spendendo più di 550 milioni di euro in prodotti culturali.
l bonus, una iniziativa a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Presidenza del Consiglio dei Ministri volta a promuovere la cultura, è finanziato con 240 milioni di euro e ripete le modalità utilizzate negli anni 2016, 2017 e 2018 attraverso una specifica piattaforma informatica (destinatari e beni acquistabili con il bonus sono gli stessi degli anni precedenti e sono regolati dal dpcm 15 settembre 2016, n. 187, con l’unica modifica dei beni dell’editoria audiovisiva tra i beni acquistabili).
Il governo ha però ridotto di 50 milioni di euro lo stanziamento complessivo rispetto ai 290 previsti fino al 2018. In base ai dati storici di spesa di questi anni, la cifra stanziata dovrebbe essere comunque sufficiente a coprire le richieste dei neo diciottenni. La Carta è realizzata in forma di applicazione informatica (18app), utilizzabile attraverso la rete, prevede la registrazione di coloro che ne usufruiscono tramite Spid, il Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese, e richiede la creazione di buoni elettronici relativi alla spesa di un bene o servizio. Dalla prima edizione del 2016 sono stati oltre 1,2 milioni i ragazzi che hanno usufruito del bonus cultura spendendo più di 550 milioni di euro in prodotti culturali.